mercoledì 28 gennaio 2015

Lettera all'ignoranza italica di chi paragona Tsipras a Renzi nell'alleanza di governo!


Perché è un bene l'alleanza di Syriza con Anel?

di Irene Angelopoulos

Anzitutto è un'alleanza che era già decisa da tempo: è l'accordo tra i due partiti infatti che fa saltare l'elezione del Presidente della Repubblica determinando la crisi di governo che ha portato alle elezioni. In secondo luogo Syriza è un partito giovane e vetero, le due cose insieme fanno sì che tra le storiche mille correnti dei partiti vetero-comunisti, si aggiungano altrettante correnti derivate dal confluire di moltissimi ex parlamentari ed ex sostenitori del Pasok. Non avere la maggioranza assoluta ed essere costretti all'alleanza è un piccolo antidoto allo scoppio di faide tra le diverse correnti che animano Syriza e che avrebbero paralizzato l'attività di governo. Terzo Anel è meglio del Kke e di To Potami. Il Kke dal canto suo ha sempre dichiarato che Syriza è come tutti gli altri e non cambierà nulla e che solo il popolo può recuperare la sovranità perduta (accetto spiegazioni su questo punto). To potami invece è un movimento essenzialmente populista fortemente voluto dal sig. Vardinogianis, grande petroliere greco e magnete dei mass media. Un partito sullo stile del movimento 5 stelle, teoricamente anticorruzione, privo di linea politica, molto ben disposto ad assecondare desideri e bisogni di alcuni grandi potenti greci e molto timido nei confronti della Torika. Quarto, a chi dice che Syriza e Anel non hanno nulla da condividere se non l'opposizione alla troika, rispondo con gaudio "e ti par poco!", il tema dei diritti civili, sui cui potrebbe esserci conflitto tra le due forze, è sparito dal dibattito pubblico da quando la crisi è iniziata. Non solo, dal punto di vista della politica economica e sociale le due formazioni hanno accordi precisi. Quinto, Syriza ha ottenuto una vittoria straordinaria e ancor più rafforza la sua posizione di unico interlocutore europeo, è il soggetto che nell'alleanza detta la linea e l'atteggiamento di Kammenos di questi giorni lo conferma ampiamente. Sesto, Kammenos alla difesa con sottosegretario un rappresentate della corrente di sinistra di Syriza, è molto importante per controllare esercito e polizia, che in Grecia godono di grande autonomia e potere (la spesa pubblica greca per le spese militari è in assoluto la più alta d'Europa) e per contrastare eventuali schiribizzi di chi avrebbe potuto voler colpire il governo Tsipras con qualche bum bum nell'Egeo, come i movimenti tra Rodi e il basso Egeo dei primi di gennaio confermerebbero.
Insomma godetevi questo governo, e a chi chiedeva un po' di realpolitk eccovela servita in salsa greca!

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