mercoledì 23 marzo 2011

TRA BOMBE CHE PARTONO DA NEURONI DI POLITICI RINCOGLIONITI..DALLA GERMANIA ARRIVA UNA PROPOSTA ..Il ritorno dell’antico greco....

.... Il greco antico, studiato come materia anche alla Nasa, è
quindi una sorta di epifania dei neuroni..

di Francesco DePalo

Più ore di antico greco nelle scuole tedesche. Lo chiede il giornalista Konrad Adam dalle colonne del Frankfurter Allgemeine Zeitung, perché quella lingua così lontana nei secoli, che alcuni finti modernisti si ostinano a ritenere inutile, apre invece la mente al ragionamento. Allena le idee a scambiarsi con brio, gli occhi all’ammirazione del diverso, le mani ad intrecciarsi (non goffamente) con altre dal colore differente. E in virtù del fatto che nell’antica Grecia, agorà culturale e alcova della filosofia, mai uno scrittore avrebbe inviato un solo messaggio, o un solo impulso. Ma diversi personaggi la cui voce megafonare, contrasti da cui far scaturire la soluzione ma solo dopo attente analisi escatologiche. Perché dalla pluralità nasce la rugiada del domani, si gettano le basi per intraprendere la strada della perfezione.
Magari, aggiunge Adam, avessimo oggi cittadini determinati come gli ateniesi, che non ripetano stancamente “sì” al capo, ma eccepiscano in una forma di dissenso costruttivo. Il greco antico, studiato come materia anche alla Nasa, è quindi una sorta di epifania dei neuroni: gli autocrati lo respingono, poiché vi è il rischio che i popoli non obbediscano roboticamente al libro unico, ma alzino lo sguardo per proiettarsi sull’altro, sul diverso, su quello che “viene da lontano” e che Confucio invitava, proprio per questo, ad avere come amico..

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